Sono felicemente vegetariana da 8 anni e vegana da 3 anni, dopo essere capitata per caso sul sito di Peta.com. Mi trovo costretta ad elencare le mie ragioni su questa strana decisione, perchè eliminare anche latte, formaggio e uova oltre alla carne? In realtà se continuate a leggere capirete che non c'è niente di strano! Andiamo con ordine, partiamo con il Latte di Mucca.
Ogni Latte è specie-specifico Cioè ogni latte è perfetto solo ed esclusivamente per la specie animale per la quale è stato prodotto: Il latte di gatto è completamente diverso dal latte di cavallo e non va bene per quest'ultimo, il latte di topo è diverso da quello di balena e così via. Ogni latte ha caratteristiche organolettiche diverse, sapore e consistenza diverse, perchè diverse sono le necessità e i tempi di crescita di ogni cucciolo.
Il latte di Mucca fa bene al vitello Il latte di mucca è, contrariamento a quello umano, ricco di proteine. Questo perchè il vitello deve diventare un adulto in pochi mesi e deve sapersi reggere in piedi da subito. Il latte umano ha invece molto lattosio (è molto dolce) e, rispetto a quello vaccino, ha una minore concentrazione di proteine, è altamente digeribile ed è adatto a sostenere un'intensa crescita del cervello. L'uomo, infatti, è il mammifero che ha il cervello più sviluppato.
Bere latte di Mucca è totalmente innaturale Siamo gli unici esseri viventi a bere il latte di un'altra specie animale e siamo gli unici a berlo in età adulta. Nemmeno la mucca adulta lo beve!!! Ovviamente è un discorso diverso se il latte viene sottratto alla mucca per permetterci di sopravvivere, se cioè è per l'uomo l'unico o uno dei pochi alimenti di cui cibarsi per poter sopravvivere. Oggi per fortuna non è così, e anche se i formaggi sono molto saporiti, non sono certamente essenziali per preparare piatti sostanziosi e buoni. Il mio Blog sarà presto pieno di ricette!
La mucca non è un animale "DA LATTE" La mucca, esattamente come tutti gli altri mammiferi, produce latte solo dopo aver partorito. Il vitello le viene tolto subito dopo la nascita e lo cercherà invano per giorni. Poi le viene attaccata una mungitrice che le succhierà fino a 10 volte più latte di quanto non succhierebbe il suo cucciolo. Questo grazie a particolari sostanze come gli ormoni, che vengono somministrate insieme ai mangimi. Questo e molto altro ancora si può leggere sui libri di Zootecnia, che insegnano come ottenere la massima resa dai capi di bestiame, senza tenere conto dei bisogni fisiologici degli animali.
L'industria del latte fa schifo La mucca destinata alla produzione di latte subisce innumerevoli violenze. Innanzitutto, viene ingravidata con l'inseminazione artificiale per consentire all'allevatore di programmare la mungitura. La lattazione e quindi la produzione, è possibile infatti solo dopo la nascita del vitello che viene separato dalla mucca subito dopo il parto. La madre lo cercherà invano per giorni. Suo figlio, costretto ad una alimentazione artificiale, se maschio verrà macellato entro pochi mesi (per produrre la "vitella da latte"), se femmina trascorrerà alcuni anni, imprigionata in un allevamento, a figliare per produrre latte. In ogni caso, tutti questi animali sono destinati al macello. Dopo il parto, la mucca "da latte" produce latte per circa dieci mesi. Negli allevamenti, però, viene nuovamente fecondata ancor prima che la lattazione finisca, per la massima continuità della mungitura. Il regime di sfruttamento è molto pesante: dopo quattro-cinque cicli di lattazione con relativi parti di vitelli, la mucca comincia a perdere "produttività" a causa di malattie come le mastiti, indotte dalla mungitura continua, quasi sempre meccanica, o semplicemente per l'eccessivo sfruttamento. Per l'allevatore è quindi più redditizio mandarla al macello e venderne la carne, sostituendola con un animale più giovane ed "efficiente". Così, una mucca che in natura potrebbe vivere fino a quarant'anni, chiusa in un allevamento o in una fattoria biologica, viene uccisa dopo pochi anni di sfruttamento. (dati tratti da VivereVegan)
Cosa c'è nel latte? A parte tutte le schifezze (ormoni, tranquillanti, stimolanti dell'appetito, larvicidi ma soprattutto antibiotici) che vengono date alla povera mucca e che inevitabilmete finiscono nel latte, che latte sarà se la mucca non sa cosa vuol dire brulicare in un prato, camminare, sdraiarsi al sole? Le mucche da latte negli allevamenti intensivi giorno e notte dormono sopra e respirano i loro escrementi. Vedono solo mura di cemento. Sono private della gioia di pascolare su un prato all'aria aperta, accoppiarsi liberamente e accudire i propri cuccioli. E' una mucca inevitabilmente triste, infelice, forse stressata, che non può fare del "buon latte"!
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Commenti
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Intanto complimenti!
silvia
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